Maestro Mainetti Ugo
Biografia
Mi presento mi chiamo Mainetti Ugo sono un pittore autodidatta,Valtellinese Doc padre di 4 figli (2 femmine e due maschi).Sono venuto al mondo senza pianti, nè strilli il 5 maggio 1945,in una piccola contrada Valle nel comune di Tartano (Sondrio) da una famiglia di contadini dai sani e solidi principi, secondo genito di “4” figli.Il mio background culturale? Bhe’…….. La mia indole pittorica si manifesta gia’ in tenera eta’ ,quando tra un aiuto nei campi ai miei genitori e uno sguardo al mio primo sussidiario sentivo nascere dentro di me quel turbinio di sogni,di emozioni, di fantasie che esprimevo dipingendo su e con qualsiasi materiale avessi a disposizione (…il primo mio quadro e’ del 1957 “Montagne bruciate” olio su legno ritrovato per caso nella cantina di mio padre molti anni fa’) realizzando cosi’ quei “disegni” che con l’innocenza di un bambino potessero fare immaginare,

senza porre limiti ,una sorta di oleogramma dove tuffarsi per ritrovarsi in una nuova dimensione (tant’e’ che alcuni miei disegni sono tuttora conservati negli archivi elementari della mia scuola ad Ardenno).

Ma …politicamente parlando siamo nell’immediato dopoguerra….un periodo difficile per l’Italia… devastazioni belliche ,fame ,miseria…..la necessita’ di ricominciare tutto su basi nuove….

Dovetti smettere di studiare e, mio malgrado a malincuore, di disegnare per imparare un mestiere.Trascorsi la mia adolescenza lavorando un po’ qui in Italia e un po’ all’estero come apprendista macellaio prima,e come macellaio in proprio in seguito;e questo occupera’ tutto il mio tempo anche in futuro…Ma si sa’ , lo spirito umano e’ attivo giorno e notte senza tregua,cio’ che conosciamo e impariamo appartiene al patrimonio della nostra anima,nello stesso modo come tutto cio’ che abbiamo effettivamente vissuto….”sed fugit interea, fugit inreparabile tempus” “ma intanto fugge, fugge irreparabilmente il tempo” e arriviamo agli anni ’70. Anni nei quali la mia “vita onirica” é sempre più intensa fino a raggiungere strati più profondi del subconscio, alla ricerca di una totale ricostruzione della personalità umana.

Paesaggi, situazioni,segreti del cuore si animavano attraverso figure che ne rivelavano il mistero dei corpi, dei sogni, delle visioni, dei sentimenti. Quei personaggi così “tondi” cioè estremamente sfaccettati e complessi, quell’esplorare l’io frammentato come energia dell’inconscio, quel rifiuto dell’oggettività del reale,immersi in un magma cromatico, volutamente violento e irreale, elevato allo stato puro. Oh! Quanti particolari!! Difficile ricordarli tutti… per cui la mattina seguente ricostruivo il sogno con penna su carta pronto per essere realizzato concretamente su tela. E fu così che ” I learned what every dreaming man needs to know, that no horizon is so far you cannot get above it or beyond it” “scoprii che ogni uomo che sogna deve sapere, non esiste un orizzonte tanto lontano che non si possa trascendere o superare”per cui armato di tanta forza di volontà e di determinazione iniziai a partecipare, a livello provinciale, a numerosi concorsi più o meno importanti, e a tutte quelle manifestazioni il cui fulcro dominante era l’arte nelle sue diverse sfumature. E subito…”eine Sache kommt ins rollen !”” si inizia a muovere qualcosa!” pensai….E così in un freddo giorno d’autunno del 1984 partii alla volta della città di Milano con una valigia colma di speranza e di decine decine di foto dei miei quadri. Girai tutte le gallerie d’arte della città con lo sguardo ora pieno di certezze ora perso nel nulla… in cuor mio credevo in quel che facevo. Me ne tornai nella mia Valtellina con un pizzico d’orgoglio in più…”La contatteremo e le faremo sapere…” mai parole così semplici e scontate mi parevano irraggiungibili!!
E se è vero che “y hablaràn otros cosas con tu voz” “altre cose parleranno con la tua voce” fu così che ebbi il mio primo riconoscimento (“Premio Regione Lombardia” al Concorso Internazionale di pittura 1985 presso la Galleria ArteEuropa di Milano) in mezzo a tanti grandi nomi famosi spiccava anche il mio: Guttuso, Kodra, Fiume, Beltrame e ….Mainetti ; Finalmente “das Los ist gefallen, da haben wir’s!””il dado è tratto, ci siamo!” questa è la mia prima goccia nel grande mare dell’arte!!! Così negli anni ’90 decisi di abbandonare definitivamente il mio lavoro per dedicarmi anima e corpo a quel mondo con cotanto carisma avanguardistico: Vennero allora mostre personali e collettive, premi, concorsi nazionali ed internazionali,ma anche incoraggiamenti e apprezzamenti da molti addetti ai lavori, tra cui quelli dell’illustre critico d’arte V.Sgarbi…Credetemi, se è vero che l’arte deve suscitare delle emozioni ritengo che la mia più grande trasmessa dalle mie creazioni sia quella di permettervi di vedere cose istintive, percettive, incisive,uniche, diverse, talvolta al di fuori di ogni umana razionalità; come unica è la realtà che nasce dal rapporto tra la nostra coscienza e l’incessante mutamento del mondo. “Espressionista, surreale, informale, astratto…” per conoscere più a fondo il mio “modus operandi” prosegui il tuo viaggio in questo mio mondo ….nell’attesa di concretizzare quello che è il mio più grande desiderio realizzare il mio museo privato ad Ardenno (So) : espressione del mio più vero io!!!